Numeri in picchiata e un futuro a tinte fosche. Dati allarmanti dagli ultimi report dell’Istituto studi e ricerche della Camera di commercio partendo dai dati Istat sull’economia apuana. Dall’analisi del bilancio preconsuntivo del 2020 si legge come nei primi tre trimestri dell’anno ci siano state perdite per la cifra monstre di 800 milioni di euro a cui si deve aggiungere la drastica contrazione del mercato del lavoro. In questo caso i dati sono forniti dall’indagine Excelsior sui fabbisogni occupazionali delle aziende e raccontano di come, a causa dell’emergenza sanitaria, il numero complessivo di entrate programmato dalle imprese nel 2020 si sia ridotto del 21,5% rispetto al 2019, in valore assoluto 2.320 unità lavorative in meno. Nei mesi del lockdown il calo è stato più intenso, per poi attenuarsi nella parte centrale dell’anno. Negli ultimi mesi del 2020 la seconda ondata dell’epidemia ha accresciuto le difficoltà occupazionali già marcate. A preoccupare sono i due settori trainanti dell’economia del territorio: meccanica e lapideo. I dati Istat provvisori raccontano per il periodo gennaio-settembre 2020 di un valore delle esportazioni provinciali di 980.957.632 euro, in contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 del -45%, in valore assoluto si assiste ad un dimezzamento delle vendite all’estero pari a 800 milioni di euro.
L’economia va a picco, affari dimezzati
La Nazione
La crisi nei dati dell’Istituto Studi e Ricerche de lla Camera di commercio. Le perdite hanno portato a 2.320 lavoratori in meno