Dalla Fillea Cgil tornano sulla vicenda che è stata sollevata nei giorni scorsi proprio dal sindacato con al centro la cava Polvaccio del gruppo Barattini chiusa e con quattro lavoratori interessati. Una questione di cui abbiamo detto e sulla quale sono arrivati gli interventi della Confindustria carrarese, di palazzo civico e di Firenze con il consigliere regionale Giacomo Bugliani e l'assessore Stefano Baccelli. C'è di più. Sì, perché come scritto nell'edizione di ieri, che quei fossi e canali alle cave fossero un tema da affrontare si sapeva da quasi dieci anni; più precisamente dal 2012, quando nell'estate di quell'anno il Comune di Carrara e la Provincia apuana - al tempo la competenza era di palazzo ducale, poi passata a Firenze successivamente, lo ricordiamo - avevano firmato un protocollo d'intesa "sull'assetto idraulico delle fosse demaniali e degli impluvi nei bacini marmiferi di Carrara"; ipotizzando quella che è ora tra le soluzioni (la sdemanializzazione) e che sarà al centro di un incontro ad hoc in Regione prossimamente. Anche se, come ripetuto dagli "addetti ai lavori", i tempi per la sdemanializzazione non sono brevi.