In questi anni la fondazione ha organizzato numerose iniziative sul territorio, non solo per aiutare le persone in difficoltà, ma anche per contribuire al suo rilancio. Iniziative nel cui solco potrebbero arrivare presto importanti novità. Quali dovrebbero essere secondo loro i primi passi della ripartenza del territorio? «Prima di tutto va fatta una premessa, scontata per certi versi, ma è il nodo di tutta la questione. Massa Carrara è stata una delle zone della Toscana più colpite dall’epidemia, la prima per tasso di mortalità. Centinaia d’imprese sono con l’acqua alla gola da mesi. Questo per dire che è il momento di correre. Serve mettere sul tavolo ambizioni, progetti e fare gruppo. Bisogna superare ogni posizione contrastante per il bene della comunità. Solo così possiamo sperare di colmare il divario con le altre province e rilanciare le nostre aziende. Nessuno può salvarsi da solo». In questo scenario difficile quali sono le urgenze? «C’è una priorità che ha un nome chiaro e ben definito: il Recovery Plan. Dobbiamo avere l’audacia e la rapidità di presentare progetti per il nostro territorio. Lavoro, infrastrutture, edilizia.
«Ambizione, progetti e gioco di squadra» Bernarda Franchi: «Nessuno si salva da solo» La presidente della Fondazione Marmo suona l’allarme: «Centinaia di imprese con l’acqua alla gola da mesi. Bisogna correre superando i contrasti»
La Nazione
«Il rilancio della città passa da progettualità, scuola e gioco di squadra, non ci sono alternative». Bernarda Franchi, presidente della Fondazione Marmo Onlus ha le idee chiare per ridare linfa vitale a Carrara e all’economia della provincia.