Il Tirreno
Il caso imm «Abbiamo fatto presente anche le difficoltà in essere per il mondo fieristico, la Imm: il grave dissesto finanziario, la sospensione delle attività fieristiche a seguito del Covid e la altrettanto grave difficoltà di ripartire in un contesto che definire competitivo con le altre fiere è un eufemismo. Di fatto dopo avere perso la fiera del marmo rischiamo la chiusura totale: va anche detto che in questo caso chi è stato preposto alla gestione del Polo certamente, alla resa dei conti, non può certo tirarsene fuori con qualche battuta delle sue».
Il lapideo «È stata posta la questione del marmo: in un momento nel quale l'occupazione in cava decresce drammaticamente (qualcosa di più di 1000 lavoratori) la filiera prevista dalla legge 35 appare troppo burocratica - scrivono i sindacati - . Il Comitato del distretto lapideo dopo anni di oblio non decolla, è troppo burocratico nella sua modalità, non affronta i problemi, non riesce ad esprimersi come sede naturale di un confronto di un mondo ricco sì ma anche frantumato tra interessi territori amministrazioni».